Equinozio di primavera, quest’anno il 20 marzo.

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By Gaetano

L’equinozio di primavera 2019 è previsto per il 20 marzo alle ore 22:58 italiane. Si tratta del momento in cui la durata del giorno uguaglia quella della notte. Successivamente il dì avrà una durata maggiore della notte fino al prossimo equinozio d’autunno.

Per quanto riguarda il 2019, l’equinozio di primavera è atteso per le 22:58 del 20 marzo, il giorno e la notte dunque dureranno 12 ore ognuno, come dice la parola stessa ‘equinozio’, cioè ‘notte uguale’. Da questo momento in poi il dì avrà una durata maggiore della notte fino al prossimo equinozio di autunno. Con l’arrivo della primavera, le giornate sono destinate ad allungarsi e le ore di luce saranno anche di più grazie al passaggio dall’ora solare a quella legale: nella notte tra il 30 marzo e il 31 marzo, le lancette alle 2:00 andranno spostate un’ora avanti, quindi alle 3:00.

Che cos’è un equinozio dal punto di vista astronomico

Gli equinozi e solstizi sono punti particolari dell’orbita terrestre. In quanto punti, sono attraversati dalla Terra in un attimo. Ciò vuol dire che gli equinozi e i solstizi non sono “giorni” bensì precisi istanti di tempo (che si possono calcolare) in cui la Terra si trova in un ben determinato punto della sua orbita. In pratica un equinozio o un solstizio iniziano e terminano in un batter di ciglia! Quest’anno l’equinozio cadrà intorno alla 22.58 (ma non dura un minuto!) del 20 marzo. Comunemente si ritiene che le stagioni comincino sempre il giorno 21 di marzo, giugno, settembre e dicembre, ma in realtà le date esatte di equinozi e solstizi dipendono dalla rivoluzione della Terra: fino al 2102 l’equinozio di primavera non sarà il 21 marzo, ma il 20 o il 19.

La pianta sacra dell’Equinozio di Primavera è il trifoglio

Pianta simbolo dell’Irlanda, della quale si dice che San Patrizio, evangelizzatore dell’Isola se ne usasse per spiegare la Trinità cristiana (la festa di San Patrizio ricorre il 17 marzo, in prossimità dell’equinozio). In realtà si tratta di una tradizione tarda risalente al diciottesimo secolo e il trifoglio non era altro che la triskele, la ruota solare a quattro bracci, mentre la varietà a quattro foglie rappresentava la croce celtica, la ruota solare, il cerchio magico delle quattro direzioni: tutti simboli molto più antichi del Cristianesimo.