Consumo di suolo, pubblicate le stime nel Rapporto ISPRA 2019

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By paolo

Consumo di suolo: pubblicate le stime complessive nel Rapporto ISPRA 2019. Obiettivo della pubblicazione è quello di monitorare i consumi di suolo in Italia e richiamare l’attenzione verso una politica di salvaguardia del nostro paesaggio naturale

Come ogni anno sono stati presentati i dati del Rapporto ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) sul consumo di suolo in Italia. Obiettivo della pubblicazione è quello di monitorare il consumo di suolo nel belpaese e focalizzare l’attenzione verso una politica di salvaguardia del paesaggio naturale.

Dal documento si nota subito che nelle aree urbane, nel solo 2018, sono stati persi 24 mq per ogni ettaro di verde; in totale circa il 50% della perdita di suolo nazionale si concentra nelle aree urbane, il 15% in quelle centrali e semi-centrali e il 32% nelle fasce periferiche.

Il consumo di suolo non solo ci porta via tanto verde ma ha anche un forte legame con l’aumento delle temperature: dalla maggiore presenza di superfici artificiali deriva infatti anche il fenomeno delle isole di calore: a tal proposito, la differenza di temperatura estiva delle aree urbane rispetto a quelle rurali può avere valori superiori anche di 2°C nelle città.

I rischi legati ad un consumo del suolo eccessivo

Negli ultimi sei anni l’Italia ha perso un quantitativo di superfici che erano in grado di produrre tre milioni di quintali di prodotti agricoli e ventimila quintali di legname. Il consumo di suolo del solo anno 2018 produce anche un danno economico potenziale compreso tra i 2 e i 3 miliardi di euro dovuti alla perdita dei servizi ecosistemici del suolo.

Le nuove coperture artificiali non sono l’unico fattore che minaccia il suolo e il territorio, che sono soggetti anche ad altri processi di degrado come la frammentazione, l’erosione, la perdita di habitat, di produttività e di carbonio organico, la desertificazione. Ultimo ma non ultimo il problema delle frane che con sempre meno alberi sta aumentando a dismisura.

Gli obiettivi europei

Una prima stima delle aree minacciate è stata realizzata dall’ISPRA per valutare la “distanza” che ci separa dall’obiettivo della Land Degradation Neutrality, previsto dall’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Dal 2012 al 2018, le aree dove il livello di degrado è aumentato coprono 800 kmq, quelle con forme di degrado più limitato addirittura 10.000 kmq.

ISPRA e SNPA, all’interno del progetto europeo SOlL4LIFE, stanno lavorando con le Regioni alla realizzazione di Osservatori Regionali sul consumo di suolo, ai quali spetterà il compito di supportare, con il monitoraggio del SNPA sul consumo di suolo, le attività di pianificazione sostenibile del territorio.

Di seguito la cartina con indicata la densità di cambiamenti nel consumo di suolo 2017-2018. Il Molise, purtroppo per noi, registra un -0,2/0,3 mq/ha. Possiamo e dobbiamo fare molto, per noi, per la nostra terra, per il nostro futuro!

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