Stazioni meteorologiche nel Molise. Un tuffo nella storia

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By Gianfranco

Stazioni meteorologiche nel Molise. Qualche mese dopo il lancio della sua iniziativa Pier Francesco de Horatiis dà conto – tra luci ed ombre – dei primi risultati ottenuti. [wp_ad_camp_5]

«La Provincia di Molise», anno II, n. 63, del 23 agosto 1881, pagina 3

Riceviamo sull’argomento dal Sig. de Horatiis quant’appresso che volentieri pubblichiamo.

Come i lettori facilmente potranno ricordare, nell’aprile scorso feci stampare su questo giornale un articoletto sul servizio per lo studio dei Temporali, che l’Ill. Prof. Tacchini Direttore dell’Ufficio Centrale stava per impiantare in tutta l’Italia, per invitare i nostri provinciali a dare appoggio a sì utile istituzione. Con dispiacere però son costretto confessare che appena tre persone rispondevano premurosamente al mio invito, cioè gli egregi Signori Dottor Eduardo Pistilli di Campobasso, Gerardo Di Fiore di Scapoli ed il Reverendo Annibale Pollice di S. Martino in Pensilis. [wp_ad_camp_5]

Avendo l’Ufficio Centrale stabilito un minimo di 14 stazioni per provincia, affinché i luoghi di osservazione non fossero soverchiamente distanti e si potesse così facilmente seguire il cammino e studiare le diverse fasi di un temporale – mi rivolsi ad alcuni amici e ad altre persone che mi furono indicate, pregandole affinché si fossero benignate d’incaricarsi dello studio dei temporali.  Così, tra i sullodati Signori Pistilli, Pollice e di Fiore e gli altri a cui credetti conveniente spedire le cartoline, si avevano in tutto 19 osservatorii, ripartiti per tutta la provincia nei luoghi i più interessanti etc. Ma anche qui son costretto con dispiacere a confessare che pochi (cioè i signori L. Varanese Campolieto, R. Falconi Capracotta, V. Di Bernardo Colletorto, L. Florio di Trivento, Ing. R. Gamberale Venafro, R. Lombardi Forli) accettavano con piacere l’incarico ed hanno spedito con una certa regolarità le osservazioni – gli altri non si son fatti mai vivi!! È possibile che in queste stazioni non sia mai successo un tuono o un lampo?

Stazioni meteorologiche nel Molise, Agnone

Mi rivolgo quindi a tutti quei signori che per le loro occupazioni od altro motivo non possono ulteriormente applicarsi allo studio dei temporali, pregandoli caldamente ad avere la somma gentilezza o di passare la cartoline ricevute ad un qualche loro amico che promettesse d’incaricarsi seriamente di tale studio, o, se non vogliono neanche usare tale cortesia, di ritornarle semplicemente in busta aperta alla Stazione Meteorologica di Agnone.

Colgo questa occasione per trascrivere qui alcuni squarci importanti di un scritto pel servizio dei temporali, pubblicato dall’Ufficio centrale nel Bollettino Meteorico-Agrario.

Stazioni meteorologiche nel Molise, lo scopo degli osservatori [wp_ad_camp_4]

«Scopo principale da arrivare è di poter ottenere per ciascheduna stazione una serie continua di osservazioni, o in altri termini, aver la certezza che mancando in un dato giorno la cartolina per una stazione è questo indizio di assoluta mancanza di temporale o di altro fenomeno elettrico. Solo possedendo delle serie non interrotte di osservazioni potremo dire di avere un materiale veramente utile e dal quale si potrà ricavare dei dati assai preziosi sulle leggi di queste meteore. Un materiale monco e discontinuo, sebbene non sia del tutto inutile, non offre un vantaggio che dia compenso alla fatiche spese per raccoglierlo, ordinarlo e discuterlo.

Molte volte vedemmo che ad un temporale viene ascritta una durata di 6 ore, talvolta di un giorno intiero ed anche di più. Un temporale non può durare così a lungo; in tali casi si tratterà di una successione di temporali.

Stazioni meteorologiche nel Molise come osservare e annotare un temporale

Sarà bene allora il notare i vari temporali che si succedettero. Molte volte si nota una semplice pioggia in una cartolina, come se fosse un temporale; invece si noterà la pioggia nelle note della prima cartolina che si spedirà. Per un solo fenomeno elettrico, come tuoni solilampi muti si adoprerà una cartolina, come per un temporale. Sarà bene tenere presso di sé un elenco dei temporali che si succedono, affinché andando disperse le cartoline, l’osservazione non vada perduta. Quando si potrà mettere l’ora della fase massima sarà cosa utilissima. Ricordiamo di mettere sempre ancora se le ore sono antimeridiane o pomeridiane, e di apporre a piè della cartolina il proprio nome scritto in modo distinto. Qualora l’osservatore per una ragione qualsiasi non potrà redigere la cartolina, a noi basterà che ci indichi l’ora del principio e della fine del temporale od almeno il giorno in cui successe con l’aggiunta di non osservato».

Ringraziamo in ultimo tutti i nostri egregi collaboratori che con tanta abnegazione ci forniscono le notizie relative ai temporali e li assicuriamo che di tutte le loro osservazioni teniamo sempre il debito conto. Speriamo che questo servizio meteorologico si perfezionerà ogni anno più e nutriamo viva fiducia che i nostri corrispondenti si accresceranno e non si stancheranno nel prestare alla scienza l’opera loro tanto utile e benemerita.

P.F. De Horatiis

Si ringrazia, come sempre, il dott. Vittorio Mancini che ci onora di ricevere queste ricerche così importanti e di un valore storico senza paragone alcuno