Solo sul nostro pianeta si verificano le nevicate?

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By mario

Esistono altri pianeti in cui si possono verificare le nevicate?

Le nevicate non si verificano solamente sul nostro pianeta. La neve è stata osservata cadere su Marte e probabilmente il fenomeno potrebbe verificarsi anche su Titano, una luna di Saturno.

Poco più di un mese fà è stata osservata un breve nevicata su Marte per merito della sonda Phoenix, in prossimità del Polo Nord del pianeta, grazie ad un particolare tipo di laser, chiamato Lidar, che ha scandagliato l’atmosfera con un fascio di luce verde alla ricerca di nuvole: questo strumento ha registrato alcune fall-streaks, cristalli di ghiaccio che cadono dalle nuvole, che noi chiamiamo “neve”. La neve si è formata a circa 4.000 metri di altezza, dove la temperatura rasenta i –70 °C all’alba. Ma dopo circa 20 minuti, una volta raggiunti i 2.500 metri d’altezza, i fiocchi sublimavano (diventando gassosi) a causa delle condizioni di pressione e temperatura che rendono l’atmosfera marziana particolarmente secca.

A differenza degli altri pianeti appartenenti al Sistema Solare, il clima di Marte è il più simile a quello della Terra: la temperatura media in superficie è di circa -55 °C, ma in estate all’Equatore si raggiungono anche i 27 °C, mentre i valori più rigidi (-130 °C) si toccano durante l’inverno ai poli, dove il poco vapore acqueo presente talvolta condensa in nubi tenui e molto alte. La pressione al livello della superficie è molto bassa, appena 6-7 hPa (meno di un centesimo di quella terrestre), ma in compenso non manca la neve: durante il rigido inverno le regioni polari vengono imbiancate da abbondanti nevicate di anidride carbonica sotto forma di ghiaccio secco. (nell’immagine della NASA si può osservare Marte con la calotta polare innevata).C_109_articolo_6570_lstParagraph_paragrafo_2_upiImgTitano

Grazie alla missione Cassini, in orbita attorno a Saturno, Titano si sta rivelando come uno dei corpi celesti più simili alla Terra. La presenza di particolari idrocarburi nella parte superiore dell’atmosfera di Titano spiegherebbe l’origine degli aerosol – particelle di composti solidi o liquidi disperse in gas – osservate negli strati atmosferici più bassi che coprono la superficie di Titano, così da rendere il suo aspetto opaco e giallastro. Questi idrocarburi danno luogo ad aggregati più grandi che scendono verso la superficie, un po’ come fiocchi di neve, e finiscono per formare gli aerosol. La sonda ha catturato una serie di immagini, dell’emisfero settentrionale della luna, dove è possibile osservare un sistema nuvoloso muoversi sulla distesa di idrocarburi liquidi, nuvole composte da piccoli cristalli di metano, che, di tanto in tanto, possono produrre nevicate sulla superficie di quel corpo celeste. Il metano, infatti, segue su Titano un ciclo del tutto simile a quello dell’acqua sulla Terra, e rende la meteorologia sulla luna di Saturno molto simile alla nostra.C_109_articolo_6570_lstParagraph_paragrafo_3_upiImg@Andrea Giuliacci