Eclissi di Sole del 20 marzo: curiosità e consigli

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By mario

20 marzo: pronti per l’evento astronomico più atteso del 2015? Ecco 10 chicche da raccontare agli amici per ingannare l’attesa.

COINCIDENZE ASTRONOMICHE. Per gli appassionati di astronomia, quella del 20 marzo 2015 è una data da ricordare: l’eclissi avviene infatti lo stesso giorno dell’equinozio di primavera, che cade quest’anno appunto il 20 marzo, come nel 2014 (esattamente alle 23:45, nel nostro fuso orario). La prossima eclissi solare nella stessa data cadrà il 20 marzo del 2034, e poi nel 2053 e nel 2072. Ogni 19 anni: il motivo? Affinché si verifichi un’eclissi di Sole occorre che vi sia Luna nuova. E una Luna nuova si osserva nell’equinozio di primavera ogni 19 anni. Ma ciò accade solo per alcuni cicli consecutivi: se si esclude il nostro secolo, l’ultima volta che si verificò un’eclissi solare nel giorno dell’equinozio fu infatti il 20 marzo 1662.

NIENTE SELFIE PER FAVORE! La vanità potrebbe giocare brutti scherzi a chi tentasse un autoritratto davanti allo spettacolo del Sole oscurato. Secondo il Collegio di Optometristi inglese, scattarsi un selfie e tentare di allineare la propria immagine a quella del Sole potrebbe essere tanto pericoloso quanto tentare di osservare l’eclissi a occhio nudo. Neanche i comuni occhiali scuri proteggono l’occhio a sufficienza: servono lenti speciali in grado di bloccare i raggi solari e prevenire eventuali patologie della macula (la parte centrale della retina).

OCCHIO ALLA STRADA! Se in Italia la massima copertura del Sole si osserverà intorno alle 10:30 della mattina di venerdì 20 marzo, in Gran Bretagna lo spettacolo inizierà intorno alle 8:30, l’ora di punta del traffico cittadino. Il fenomeno sarà, nel Regno Unito, ancora più visibile, con il Sole oscurato dall’84% (a Londra) fino al 97% (nel nord della Scozia). Ecco perché gli automobilisti sono stati invitati a concentrarsi sulla strada, per evitare incidenti. Osservare il fenomeno direttamente distrarrebbe dalla guida, oltre a creare danni alla vista ancor più rischiosi per chi sta al volante.

E ATTENZIONE ANCHE AGLI ORSI! Ai turisti che si recheranno alle Isole Svalbard (Norvegia), uno dei luoghi in cui l’eclissi sarà totale, il governo norvegese ha ricordato di portarsi abiti caldi, assicurarsi di avere una sistemazione facilmente raggiungibile e di… stare attenti agli orsi, che in quei territori circolano liberamente. La temperatura media, sottolineano le autorità, si aggira sulle isole intorno ai -15 °C e le prenotazioni sono già al completo da diversi anni.

LA QUESTIONE ENERGETICA. Dieci anni fa un’eclissi nei cieli europei avrebbe riguardato solo gli appassionati di astronomia. Oggi, con il 10,5% dell’energia elettrica dell’Unione proveniente da fonti alternative, il fenomeno rischia di mettere a dura prova le sale di controllo delle centrali solari. Nell’arco di due ore, 35 mila megawatt di energia elettrica scompariranno, per poi gradualmente ritornare alla rete. Questo potrebbe creare blackout proprio nell’ora in cui la maggior parte dei lavoratori europei inizia la giornata in ufficio. A differenza di quanto accade nelle giornate coperte, l’eclissi interesserà contemporaneamente una vasta area: ma le compagnie energetiche hanno ben presente il problema e ci arriveranno preparate.

IL VALORE SCIENTIFICO. Per gli astronomi l’eclissi, e in particolare quella totale, visibile solo in alcune aree del Nord Europa, sarà l’occasione perfetta per studiare la corona solare, ossia la parte più esterna dell’atmosfera del Sole, resa più facilmente osservabile dall’oscuramento del disco solare. Uno dei misteri su cui si indagherà è la questione del salto di temperatura tra la corona solare (che registra milioni di gradi) e la fotosfera (zona dove il sole diventa opaco), che varia tra i 4.000 e gli 8.000 °C.

VENTO D’ECLISSI. Il fenomeno è una sorta di gigantesco esperimento naturale anche per altri rami della scienza, come la meteorologia. Nel corso dell’eclissi solare totale del 1999 fu osservato che la velocità dei venti in una regione dell’Inghilterra meridionale non coperta da nubi scese di 0,7 metri al secondo, e che la loro direzione mutò, in senso antiorario, di 17 gradi in media. Il fenomeno sarebbe dovuto al repentino calo di temperatura causato dall’eclissi, che raffreddando l’atmosfera vicino al suolo genera turbolenze che mutano gli equilibri delle correnti.

LA NOTTE IMPREVISTA. Le reazioni degli animali all’eclissi di Sole sono meno entusiaste di quelle umane. Tra i comportamenti più studiati figura quello delle cicale, che durante l’eclissi cessano di cantare – forse per risparmiare l’energia, investita invece per mantenere la temperatura corporea. Le api cessano di ronzare sui fiori per fare momentaneamente ritorno all’alveare; animali notturni come i pipistrelli diventano particolarmente attivi, mentre alcuni primati chiudono gli occhi durante l’eclissi per stiracchiarsi quando è finita, come dopo una normale notte di sonno. I pennuti manifestano un comportamento confuso, alcuni addirittura allarmato, durante l’improvvisa “interruzione” della luce.

MONDOVISIONE. Fino al 1951 lo spettacolo dell’eclissi era limitato all’area geografica interessata dal fenomeno. Ma il 7 marzo di quell’anno, per la prima volta negli Stati Uniti si potè assistere alla diretta televisiva di un’eclissi anulare di Sole (talmente poco visibile da New York che molti astronomi americani invitarono i telespettatori a non aspettarsi niente di eclatante). Esattamente 20 anni dopo, il 7 marzo 1970, arrivò la prima diretta a colori di un’eclissi di Sole, questa volta totale.

COME SEGUIRLA. Non tutti potranno rimanere due ore con il naso all’insù, e poi c’è l’incognita meteo: per seguire l’eclissi si possono comunque sfruttare diverse risorse online. Astronomia Pratica metterà online fotografie in tempo reale dell’evento, mentre su Slooh sarà possibile vedere la diretta dell’eclissi totale dalle isole Faroe.

Fonte: Focus