Deficit idrico e pluviometrico: -60%. Situazione preoccupante

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By Redazione MeteoInMolise

Deficit idrico che si accentua: continua il trend particolarmente siccitoso. Lo scacchiere barico non cambia, e l’anticiclone domina la scena sulla nostra regione. I dati degli invasi.

Il mese di agosto è stato caratterizzato da temperature molto calde, soprattutto al Centro-Sud, a causa dell’imperterrito dominio anticiclonico che, di conseguenza, ha ostacolato l’arrivo delle precipitazioni. L’instabilità si è presentata sì nelle ultime settimane, a suon di temporali causati da infiltrazioni di aria più fresca e umida oceanica, tuttavia le fasi perturbate, pur a tratti intense, hanno avuto un impatto decisamente settoriale, insistendo quasi sempre sulle medesime zone, in particolare al Nord.

ITALIA DIVISA TRA DEFICIT IDRICO E PLUVIOMETRIA IN MEDIA – Dai dati della NOAA riferiti alle anomalie delle precipitazioni nell’ultimo mese (dal 7 agosto ad oggi) risulta evidente come sulle aree orientali del medio e basso adriatico, insieme anche a quelle appenniniche centro-meridionali, le precipitazioni siano risultate sotto la media di circa il 20/30%.

Discorso completamente opposto, per esempio, per le Alpi dell’alto Piemonte, della Lombardia e anche dei settori centro-orientali che hanno registrato un surplus precipitativo di oltre il 30%. Risultano nella norma, infine, il resto del Nord, il medio/alto Tirreno e le due Isole maggiori.

DEFICIT IDRICO AREE PIU’ COLPITE: Le zone più colpite dall’emergenza idrica in Italia, al momento, sono quelle della fascia adriatica della Romagna e i settori orientali di Marche, Abruzzo, Molise e Puglia. Ma quando avremo occasioni per piogge serie anche su queste aree a rischio? Sono in tanti a porsi questa domanda, in quanto quello della siccità sta diventando un problema piuttosto serio, soprattutto per i nostri terreni e di conseguenza per l’agricoltura, riguardo in particolare ai raccolti autunnali e invernali.

Purtroppo le notizie non sono buone. La fase siccitosa molto probabilmente si protrarrà almeno per altri 7/8 giorni. Qualche pioggia non è da escludere tra il 13 e il 16 settembre e potrebbe interessare i settori appenninici dell’Italia centro-meridionale con lo sviluppo di temporali e con conseguenti acquazzoni che potrebbero dare un minimo sollievo, ma certamente NON risolvere la situazione.

SETTEMBRE- Per piogge più corpose ci sarà da attendere ancora, per ora restano una sorta di miraggio.
Probabilmente, almeno secondo gli ultimi aggiornamenti dei nostri modelli a lungo termine, per assistere ad una fase più turbolenta sulle aree siccitose del nostro Paese, bisognerà aspettare la terza decade del mese di settembre.

I dati tra Molise e Puglia

deficit idrico

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