Allerta protezione civile: le regioni interessate

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By Annibale

Rimane alta l’attenzione in Sardegna. Emanata un’ allerta per alcune aree della nostra penisola dalla Protezione civile per Sardegna, Basilicata, Lazio e Toscana

Allerta protezione civile per MERCOLEDÌ 17 OTTOBRE

MODERATA CRITICITÀ PER RISCHIO IDROGEOLOGICO / ALLERTA ARANCIONE:

Sardegna: Campidano, Bacini Flumendosa – Flumineddu, Iglesiente

ORDINARIA CRITICITÀ PER RISCHIO IDRAULICO / ALLERTA GIALLA:
Basilicata: Basi-E2, Basi-B, Basi-C, Basi-E1
Sardegna: Campidano, Bacini Flumendosa – Flumineddu, Iglesiente

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ORDINARIA CRITICITÀ PER RISCHIO TEMPORALI / ALLERTA GIALLA:
Basilicata: Basi-D, Basi-E2, Basi-A2, Basi-A1, Basi-B, Basi-C, Basi-E1
Lazio: Bacini Costieri Sud, Roma, Bacini Costieri Nord
Puglia: Puglia Centrale Bradanica, Salento, Bacini del Lato e del Lenne
Toscana: Fiora e Albegna-Costa e Giglio, Isole

ORDINARIA CRITICITÀ PER RISCHIO IDROGEOLOGICO / ALLERTA GIALLA:
Basilicata: Basi-D, Basi-E2, Basi-A2, Basi-A1, Basi-B, Basi-C, Basi-E1
Puglia: Puglia Centrale Bradanica, Salento, Bacini del Lato e del Lenne
Sardegna: Gallura
Toscana: Fiora e Albegna-Costa e Giglio, Isole

Avvertenze-Allerta Protezione civile

BOLLETTINO: Il bollettino di criticità nazionale/allerta è una sintesi delle valutazioni di criticità emesse dai Centri funzionali Decentrati delle Regioni e Province Autonome. La mappa del bollettino è suddivisa in zone di allerta, cioè ambiti territoriali omogenei rispetto al tipo e all’intensità dei fenomeni meteo che si possono verificare e dei loro effetti sul territorio.
Sulla mappa, per ogni zona di allerta, viene rappresentato il livello di criticità/allerta più elevato. A parità di livello, si è scelto di dare priorità alla rappresentazione del rischio idraulico, seguito dal rischio temporali, e infine dal rischio idrogeologico. Per semplificare la lettura del bollettino, nel testo sono riportati i nomi delle zone di allerta per esteso, a eccezione di quelle zone identificate da Regioni e Province Autonome solo con una sigla.

LIVELLI DI CRITICITÀ: La corrispondenza tra i livelli di criticità, previsti dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2004, e i livelli di allerta è definita nelle Indicazioni operative per l’omogeneizzazione dei messaggi del Sistema di allertamento nazionale del 10 febbraio 2016. Nelle stesse Indicazioni operative si stabilisce di associare il termine “allerta” ai codici colore (giallo, arancione, rosso) corrispondenti ai livelli di criticità (ordinaria, moderata, elevata). La previsione di criticità/allerta per il rischio temporali è stata introdotta con le Indicazioni operative del 10 febbraio 2016. Per questo rischio non è prevista la criticità/allerta rossa perché, in questo caso, tali fenomeni sono associati a condizioni meteo perturbate intense e diffuse che già caratterizzano lo scenario di criticità/allerta rossa per rischio idrogeologico. Anche gli effetti e i danni prodotti sono gli stessi.

Alcune Regioni e Province Autonome potrebbero non essersi ancora adeguate alle Indicazioni operative del 10 febbraio 2016. In relazione alle previsioni di criticità/allerta non disponibili, nel box informativo che compare quando si clicca sulla mappa, viene riportata la dicitura “valutazione non trasmessa”.

RIFERIMENTI NORMATIVI ALLERTE PROTEZIONE CIVILE

– Direttiva Presidenza Consiglio dei Ministri 27 febbraio 2004 “Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale, statale e regionale, per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile”.
– Indicazioni operative del Capo Dipartimento della Protezione Civile del 10 febbraio 2016 “Metodi e criteri per l’omogeneizzazione dei messaggi del Sistema di allertamento nazione per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico e della risposta del sistema di protezione civile”.